martedì 18 novembre 2014

Le interviste: Colte idiozie

 
Franceschina C., la Vs. libraia amica, intervista Filippo Pace, autore dell'opera "Colte idiozie".
 
 Che cosa ti ha spinto a scrivere Colte idiozie?
Avevo accumulato una grande quantità di materiale, numerosissimi strafalcioni, molti dei quali incredibili, grotteschi. Spesso ad alcuni amici ne raccontavo qualcuno, tra lo sconcerto o la risata di chi avevo di fronte. Lo sconcerto e la risata sono le uniche prospettive attraverso le quali confrontarsi con la Scuola Pubblica.
In che senso?
Nel corso degli anni si sono susseguiti personaggi pittoreschi e inquietanti nel ruolo di Ministro dell'Istruzione. A turno, ciascuno di questi (escluderei forse Fioroni) ha suscitato in me sconforto e, nei momenti di maggior disperazione, per un meccanismo difensivo, credo, grandi risate. Questi simpatici ometti, infatti, non avevano nessuna idea di che cosa fosse la Scuola Pubblica. Si sono contraddistinti per una gioiosa libido distruttiva o, al più, burocratica. Allora ho ipotizzato, in un momento di lucida consapevolezza dettata dal delirio, che fossero, in realtà, dei geni. Dei burloni avvezzi a smontare qualsiasi tensione raziocinante per preparare i ragazzi al caos dell'esistere. I proclami dadaisti di Profumo, la mesta armonia del parlare della Giannini, la robotica compulsività della Gelmini mirano alla dissoluzione del reale nel Nulla. Attraverso l'esperienza del Nulla, ormai una sorta di direttiva ministeriale tutta italiota, i ragazzi si confrontano, filosoficamente e psicologicamente, con la crisi di senso della Civiltà Occidentale. Aveva trattato di qualcosa di simile, in maniera allegorica e ironica, nel mio primo romanzo, La ballata della regina senza testa.
Insomma, il tuo intento non è quello di ridere, quanto di provocare?
Come ho scritto nella prefazione la risposta è nella negazione di ogni certezza. Vizio, vezzo o sollazzo? Sta a voi scegliere. Però può darsi che dietro ci sia anche una tensione mistica.

Puoi spiegare quale tensione mistica ci sia in un e-book che raccoglie strafalcioni di studenti di Liceo e Università?
Sì, certo. Sono convinto che uno dei segreti di Fatima sia: perché esiste questa Pubblica Istruzione in Italia? E' o non è un mistero al quale nessuno può dare risposta?

Sarcasmo forse un po' retorico, non credi?
Può darsi. Ma se ci si aspetta da me la posizione del docente afflitto dalla decadenza culturale si sbaglia persona. Anche perché Colte idiozie non mira a ironizzare sugli studenti ammiccando in maniera ruffianesca al pubblico istruito. Semmai l'intenzione è quella di evidenziare quanto la cultura umanista sia inutile nella nostra Italietta. Nell'ambito scientifico, per carità, va tutto bene. Scienza e tecnologia vanno di moda. Ma parlare di arte, letteratura, poesia, cinema nella Penisola è come vagare nel deserto alla ricerca di acqua.

E i docenti, che ruolo hanno?
Ci sono, come in tutte le categorie, bravi professionisti. E altri che dovrebbero cambiare mestiere. I peggiori sono quelli che si eccitano con la burocrazia, che erotizzano i verbali o il POF. I più bravi dovrebbero essere retribuiti meglio degli altri. Ma su questo punto sia i colleghi meno preparati che i reazionari sinistrati, fino ad arrivare ai sindacalisti più indignati, non sarebbero mai d'accordo con me. Chi giudica i docenti? Non il preside, non certo gli alunni. Se in Italia esistesse una Scuola Pubblica si dovrebbe investire qualcosa per metter su commissioni di specialisti per valutare il lavoro dei docenti. Ripeto: se.

Insomma, qual è la soluzione?
Chiudere per sempre le Scuole. Lasciare che i docenti vadano in giro a coltivare funghi e asparagi e i ragazzi a corroborare il loro immaginario negli stadi. La crisi sarebbe risolta.

Come giudichi il fenomeno e-book?
Positivo. Non scherzo. Penso che aumentare l'iva al 22% sugli e-book sia un'assurdità. Sono libri o no?

Quale colta idiozia ti ha suscitato maggiore divertimento?
Sentirsi dire che Verga è un naturista pessimista non ha prezzo. Ve lo immaginate, l'autore dei Malavoglia, in un campo di nudisti a discettare intorno all'immobilismo della Storia?

Colte idiozie 
Filippo Pace
Colte idiozie
Logus mondi interattivi
2014
f.to ebook (ePUB)
ISBN: 9788898062577
pag. —
euro 3,99