giovedì 12 giugno 2014

Intervista sul mondo del libro che cambia

Estratto dell'intervista di Alessandro Ligas per Trasferimento tecnologico

L’uomo vuole vivere nella sicurezza e in uno stato di equilibrio. L’innovazione impone all’uomo un cambiamento ed è questo che non piace. Deve faticare. Ma senza innovazione il mondo non cresce, non va avanti. (cit)

“Siamo nell’era di GutenBezos” racconta PierLuigi, direttore editoriale di Logus, che ha coniato questo concetto, “è in questa parola che si può riassumere la rivoluzione che il libro digitale sta portando nel mondo. Così come Gutenberg ha rivoluzionato il mondo del libro con la stampa a caratteri mobili, allo stesso modo, ma a livello planetario Jeff Bezos (che ci piaccia o meno), sta rivoluzionando il mondo con il libro digitale. Ecco da dove viene la parola GutenBezos: da Gutenberg e da Bezos.”
La stranezza della filiera del libro” continua Pierluigi “sta nel numero di libri che vengono resi al distributore: è enorme. Il “reso” infatti si aggira intorno al 50% della tiratura, ovvero su 4000 copie stampate (tiratura media in Italia), 2000 tornano all’editore che per un certo periodo le metterà a magazzino, alimenterà in una piccola misura il mercato dei libri a metà prezzo (o simili) e la maggior parte di questi, al fine di non determinare ulteriori costi di magazzino, finirà al macero. In pratica quasi la metà di tutti i libri che vengono stampati, compresi i best sellers, finiscono al macero!
Ti occupi di editoria digitale, cos’è?
Gino Roncaglia ha definito l’editoria digitale “La quarta rivoluzione del libro”. Anche io penso che questo che stiamo vivendo costituisca un passaggio epocale. L’editoria digitale è inserire un testo invece che sulla carta su un dispositivo hardware: semplicemente è un cambio di supporto, nè più nè meno quanto già avvenuto dalla pergamena alla carta.
Cos’è un ebook? Un ebook è un libro che si legge con un dispositivo digitale (ereader) studiato per facilitare la lettura. L’ebook letto con un reader è un libro da sfogliare, ma in cui è anche possibile ingrandire i caratteri, inserire note personali o condividerle con gli amici o con il mondo intero, sottolineare, mettere il segnalibro e tante altre cose. Una delle poche cose che con l’ebook non si può fare (mentre con il libro cartaceo sì) è mostrare agli altri la copertina del libro che si sta leggendo… va in stand by e non c’è niente da fare :)

Quando si parla di ebook e cartaceo spesso si discrimina il primo. Questo è un pregiudizio sopratutto da parte di chi non ha mai letto in digitale. Come si può superare questo? C’è da dire che questo fenomeno è sempre esistito e riguarda le transizioni, le innovazioni che irrompono nella nostra vita e ci costringono a cambiare abitudini e comportamenti. L’uomo vuole vivere nella sicurezza e in uno stato di equilibrio. L’innovazione impone all’uomo un cambiamento ed è questo che non piace. Deve faticare. Ma senza innovazione il mondo non cresce, non va avanti. Chi accede alla lettura con un buon ereader, alla fine si innamora e non lo lascia più. Si possono leggere più libri contemporaneamente e posso portarmi appresso un’intera biblioteca, posso acquistare con un solo clic e cominciare a leggere un libro in meno di un minuto. Un’amica da poco convertita all’ebook mi ha detto che è peggio del gioco d’azzardo: acquistare libri con un ereader è come una ludopatia. Come si supera questo pregiudizio? Con il tempo.
Quando si parla di cartaceo ed ebook è come parlare di Milan e Inter, Roma e Lazio, la razionalità non esiste.
E’ verissimo questo, parlare di libri ed ebook a cena è rischioso quanto parlare di politica o di calcio. Si rischiano le amicizie. L’ebook divide le persone ed è solo una questione di pancia. Direi provare per credere… ma non lo consiglio.
Non consigli l’ebook? ;)
No, non consiglio di discuterne a cena :)
Uno studio dell’Unesco evidenzia che il digitale sta facendo accedere alla lettura il terzo mondo, cosa ne pensi? Grazie alla diffusione degli smartphone il cosiddetto terzo mondo sta scoprendo i libri per mezzo dell’ebook. E’ una bellissima notizia. Sappiamo benissimo che accedere alla lettura vuol dire evolvere, sia come persona che come popolo. Anche Gutenberg ha ampliato moltissimo la possibilità di leggere delle persone, ma questa volta il fenomeno è di natura planetaria. Allo stato attuale solo 2 mld di persone accedono alla lettura e grosso modo coincidono con il cosiddetto mondo civilizzato. Abbiamo altri 5 mld di persone da conquistare… niente male come potenziale bacino d’utenza, vero?
Che difficoltà sta vivendo l’editoria tradizionale?
L’editoria tradizionale è sempre più antieconomica e la criticità è dovuta al fatto che non riesce ad intercettare bene le preferenze del lettore. Per questo è costretta a stampare sempre più novità ed il numero di copie vendute per ogni libro diminuisce. Oggi il lettore è molto più esigente e spesso non si fa traviare dalle campagne promozionali milionarie o dai guru televisivi che consigliano (a pagamento) i libri. Il lettore si fida molto di più del passaparola, delle recensioni fatte dai lettori… qualcuno ha detto che siamo entrati nell’era della “lettura democratica”, ovvero ognuno sceglie liberamente ciò che vuole leggere molto più che nel passato.



>>>Leggi l'intervista completa su TTecnologico







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